INDENNITA’ EURO 600 LAVORATORI AUTONOMI –LIBERI PROFESSIONISTI
- Dott.ssa Iva Montorro
- 29 mar 2020
- Tempo di lettura: 3 min

Bonus 600 euro autonomi e partite IVA, cos'è e come funziona : per salvare l’economia italiana dall'emergenza sanitaria covid-19, il nostro Governo ha varato il Decreto Cura Italia pubblicato nella G.U. del 17 marzo 2020 .70 , tra le tante misure ha previsto un bonus di euro 600 (una tantum) come misura di sostegno al reddito dei lavoratori autonomi co.co.co. e dei lavoratori iscritti alla gestione separata con partita iva.
L’INPS ha comunicato in data 27 marzo 2020 la data di presentazione delle domande 1 aprile 2020 per poter ottenere il bonus.
L’importo del bonus fissato in euro 600 non è cumulabile e si potrà richiedere momentaneamente solo per il mese di marzo, la misura sarà ripetuta molto probabilmente anche per il mese di aprile ma per adesso non c’è niente di ufficiale.
Ma vediamo in dettaglio chi può presentare la domanda e con quale modalità.
Posso richiedere il bonus di euro 600 le presenti categorie:
Liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla data del 23 febbraio 2020,iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, ovvero artigiani, commercianti coltivatori diretti e mezzadri, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
Lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nell'arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 e purché gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
Lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
Lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell'anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione purché non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo.
E’ utile precisare, fin da subito, che sono rimasti esclusi da questa misura, circa 2 milioni di iscritti agli ordini professionali come commercialisti, avvocati, architetti, etc.., con enti previdenziali diversi dall'INPS e gli agenti di commercio quest’ultimi oltre all'iscrizione all'Ago hanno l’obbligo di essere iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria come l’Enasarco.
Inoltre, ad oggi, non è ancora confermata da parte dell’INPS la possibilità di accesso ai seguenti soggetti:
• amministratori di società di capitali, iscritti alla Gestione separata;
• soci che prestano la propria opera in via esclusiva o prevalente in società (di persone e capitali), iscritti all'INPS, ma privi di partita IVA.
L’esclusione sarebbe dovuta al fatto che l’indennità di 600 euro, spiega il Mef, «riguarda solo coloro che non siano iscritti alle altre forme previdenziali obbligatorie». Resta ferma la facoltà di ciascuno, nell'incertezza della norma di presentare la domanda,rimarrà all'INPS la decisione sull'eventuale rigetto.
L’INPS con la circolare n. 1381 del 26 marzo articoli 27, 28, 29, 30 e 38 D.L. 18/2020 (c.d. decreto “Cura Italia”), ha descritto le procedure per effettuare la domanda di richiesta bonus 600 euro.
La suddetta domanda potrà quindi essere inoltrata in modalità online, a partire da mercoledì primo aprile, direttamente dal sito Inps.
Il contribuente, dovrà dotarsi di pin dispositivo rilasciato dall'INPS:

carta di identità elettronica 3.0; carta nazionale dei servizi.
In alternativa, l’INPS ha istituito una procedura semplificata per l'accesso ai servizi web e per l'attribuzione dei PIN.
La nuova procedura prevede che i cittadini possano compilare e inviare le domande con l'inserimento della sola prima parte del PIN, che sarà inviato via SMS o e-mail, previa richiesta appunto attraverso il portale Inps o il Contact Center, senza dover attendere gli ulteriori 8 caratteri del codice PIN che normalmente venivano spediti per posta al richiedente.
Si riportano qui di seguito indirizzi e numeri utili al fine della richiesta pin redazione e presentazione della domanda:
sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta pin”;
Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53539 ( attivo solo da lunedi 1 aprile 2020)
Attenzione qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del pin, l’INPS invita a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.




Commenti